Noi... che....

[gabriele]

ricevuto da Adolfo

https://www.argio-logic.net/noiche.mp4

[emilio]

grazie Gabriele e grazie Adolfo

[nuvola]

[roma19746]

Mi sembra ieri

[nuvola]

Mi sembra ieri

vero. Sarò sentimentale e sarebbe potuto accadere prima -o dopo- perché anch'io sono "una dei"; ma quando ho visto l'immagine di Spazio 1999, con il mio rimpianto papà che mi spiegava certi passaggi (ero piccola e la prima serie aveva certe complessità affascinanti ancora oggi), mi sono profondamente commossa.

[matteo88]

Sono troppo giovane e, purtroppo, non ho potuto "toccare" dal vivo tutte queste piccole cose meravigliose... Però, alcune, me le ricordo! Dal Monopoli ai vecchi mitici pattini a rotelle, passando per il "Nomi cose città" (a proposito, città con la "D", c'è anche la mia Desenzano)... Altri tempi!

[pgreg]

bei tempi......(anche perchè erano minori gli anni e gli acciacchi)

[gabriele]

Mi sembra ieri

vero. Sarò sentimentale e sarebbe potuto accadere prima -o dopo- perché anch'io sono "una dei"; ma quando ho visto l'immagine di Spazio 1999, con il mio rimpianto papà che mi spiegava certi passaggi (ero piccola e la prima serie aveva certe complessità affascinanti ancora oggi), mi sono profondamente commossa.

chissa' perchè non riesco a ricordarmi la serie
solo l'immagine trovata su internet mi fa ricordare gli attori

ma nient'altro,
forse ero troppo vecchio
30 anni
mi ero appena sposato
avevo appena trovato lavoro in quel di dalmine
avevo ancora la tv in bianco e nero

invece mi ricordo benissimo i miei 15 anni
rin tin tin,
rasty
il tenente master
ed il sergente O'hara

visti a casa degli amici perchè non avevamo ancora la televisione
poi, finalmente, quando mio padre si decise a comprarla (penso con un mutuo), mi sono visto le repliche

[gabriele]

Da ragazzi si ragiona da ragazzi e non sempre ci si prende....
io non ci prendevo quasi mai...
ora rin tin tin e le giacchette blu non mi piacciono più

vorrei rimediare proponendovi questo

Hoka Hey! (È un buon giorno per morire!) era Il grido di guerra di Cavallo Pazzo

http://www.youtube.com/watch?v=_pvqV6_Fi20

Il Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Miniconjou, un gruppo di Lakota Sioux, da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890 nella valle del torrente Wounded Knee.

[adolfo]

Io credo che una delle differenze più grandi consista nel fatto che noi , ai nostri tempi , passavamo molto tempo con gli amici , senza adulti, sotto casa o in casa dell'uno o dell'altro.
Adesso almeno un adulto c'è sempre , che sia l'allenatore di pallavolo , l'istruttore di nuoto o un genitore che ti accompagna in macchina poco importa.
La sensazione di libertà che mi dava un pomeriggio tutto per me era impagabile. Adesso non si può più. Qualcosa ai ragazzi di oggi è stato rubato. Colpa nostra.
Per contrasto spesso solo in casa sono senza adulti , davanti ad un videogame o a scrivere sms.

[emilio]

Grazie anche di questo, Gabriele,
questa canzone, ascoltata e vista dal vivo, è una cosa che fa venire la pelle d'oca anche a uno come me che ne ha passate di cotte e di crude. E il grandissimo Davide riesce a fartela entrare dentro con una infinita miscela di sensazioni e di emozioni che, purtroppo, solo chi capisce la lingua può recepire appieno. Credo che Cristina possa confermare.

Adolfo, splendide parole, le tue. Nel 1958, all'età di 5 anni, uscendo di casa (da solo) gridavo:" mamma, papà, esco. Vado dagli amici".
Davvero altri tempi

[gabriele]

questa strada la facevo nel 55 a 9 anni per andare in IV elementare,
in biciclett-ina, tutti i giorni.
notare il viadotto sotto le rotaie, poi chiuso al traffico auto, poi riaperto con semaforo ma, al tempo, aperto e senza semaforo.

[gabriele]

in bicicletta ci sapevo andare anche dalla 1 elementare


ma per strada c'erano le scalinate


google forse si sbaglia:
400 metri, 8 anni, con la cartella, il grembiule nero e tutto in salita (il ritorno) con scalinate annesse in 6 minuti?

[nuvola]

(leggendovi, e guardando le foto, e ascoltando, man mano mi sento commossa e partecipe. Grazie d'avermi (averci) fatto entrare nei ricordi, nelle vostre-nostre vite... gli uni degli altri).

p.s. anche a me piaceva RinTinTin; erano repliche, nei primi anni Settanta?
Ecco Spazio 1999, per ricordare:
http://www.youtube.com/watch?v=1lDIlTZN2_8 , sigla iniziale; e il mio episodio preferito (anche oggi): "Un altro tempo, un altro luogo"
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 92611.html
(mi dispiace per i link nudi e crudi, usavo questo codice con una certa facilità anni fa, ma adesso non ricordo più la sintassi)
POST post scriptum: malgrado ne abbia visti da bambina e abbia persino letto Tex, oggi non riesco ad avvicinarmi ad un western -e non solo a quelli- neppure se "alternativo"... (cosiddetto). -
POOOST post post scriptum... Oggi leggo Dampyr e mi secca parecchio quando nei dialoghi un po' riecheggia Tex appunto...

[adolfo]

Non credo che tutto dipenda dalle nuove regole di vita , dalla presunta diminuita sicurezza o altro.
Mi sembra che si siano fatte scelte errate nel modello di sviluppo.
Mi guardo attorno e tutto è cambiato.
Non si costruiscono più le case con i cortili , non si progettano più le piazze , sono scomparsi i prati di periferia.
Non esistono più i cortili , con il muretto al sole sotto il quale ci si ritrovava e contro il quale si calciava per ore un pallone.
Esistono condomini con lo spazio funzionalmente distribuito , il comodo parcheggio attorno , sempre pieno. A volte mi sembra che gli architetti che hanno progettato tutto questo da piccoli abbiano giocato troppo con il Lego. Il tutto è troppo simile al plastico del modello ed anche l’albero piantato in quel po’ di verde , inutilizzabile , che c’è attorno sembra molto simile all’albero del modello. Tutto sa di artificiale.
E restiamo stupiti quando visitiamo un paesetto dell’umbria o della toscana , o delle cinque terre.
Allora catturiamo una immagine con il nostro telefonino, per portarci via un po’ di quel disordine caldo che sa di vita.
Le vie confluivano nella piazzetta , con la fontanella e la gelateria. Lì c’era sempre qualche amico da raggiungere.
Adesso costruiscono grandi viali a quattro corsie, con il verde come spartitraffico (ma andare dall’altra parte della strada è un’ impresa). C’è la bella rotonda , con i fiori innaffiati , e la strada porta al moderno supermercato , diventato ora “centro commerciale” , dal bel nome , con il grande parcheggio ed i carrelli della spesa incastrati uno dentro l’altro. Nelle piazzette a volte c’era il silenzio , o si sentivano le voci distinte , che è la stessa cosa. Al centro commerciale se ti telefonano non senti quasi lo squillo e devi chiedere a chi ti chiama di alzare la voce .
Mi sembra tutto un grande svincolo autostradale , funzionale ed ordinato. Il parchetto per le passeggiate (a nessun bambino è mai piaciuto fare passeggiate) più che di tutti mi sembra di nessuno. I cortili e le piazze erano di tutti.
Sono scomparsi i prati di periferia ; si arrivava , si abbandonavano le biciclette e si tirava fuori il pallone tenuto sotto al maglione.
Ora le statali che escono dalle città sono piene di capannoni , con grandi manifesti rossi e gialli che reclamano l’immancabile mese del salotto. Non c’è più spazio , tutto è occupato o recintato.
C’è una lunga e interminabile teoria di capannoni. Guardandola ora , in questo periodo di crisi , mi sembra ancora più assurda, con i manifesti colorati sostituiti dalla scritta Vendesi , le grandi vetrate piene di polvere e l’erba che triste già cresce tra l’asfalto.

[emilio]

Adolfo,
avrei dovuto leggere il tuo scritto dopo mangiato.
Ora non so se provo più sconforto o rabbia. Di sicuro un nodo allo stomaco

[iaiacricri]

Il mio idolo era lui.
Alberto Manzi, maestro, tra le altre cose.
Con lui e la Rai, nata nel mio stesso anno, io ho imparato a leggere e a scrivere.
Ricordo mio fratello maggiore che insisteva: "Mamma, ti ho detto che sa leggere!" e la decisa replica: "Ma non si può imparare a leggere dalla TV!".
Invece io l'avevo fatto, seguendo la trasmissione "Non è mai troppo tardi" dedicata ai tanti adulti analfabeti dei primi anni sessanta.

Forse mia mamma, allora, guardava alla TV con diffidente apprensione, esattamente come noi ora facciamo con i bimbi che usano la smartphone.

Forse noi guardiamo a quei tempi attraverso le lenti rosate della nostalgia.

Forse subiamo l'inarrestabilità del progresso, ma quante comodità abbiamo!

Forse i bimbi di oggi sono esattamente come noi allora, con mezzi diversi e diverse modalità per stare insieme e giocare.

Di sicuro è emozionante condividere con voi questi ricordi.

Di sicuro Davide van De Sfroos è un grande interprete di sentimenti e di momenti...e capire i suoi testi aumenta la bellezza!

Di sicuro siamo apprensivi con i nostri figli e nipoti...ma come darci torto?

[stefidigrona]

Ciao a tutti mi sono sentita molto coinvolta dai vostri pensieri.
Io ora abito in una piccola frazione dove l'ambiente è cambiato veramente di poco dagli anni '70, quando da bimba vi passavo le vacanze estive. Vecchie case in sasso,stradine in ciotolato e tutt'intorno boschi e prati, sarebbe l'ambiente ideale per far crescere dei bambini ma purtroppo qui di bambini ce ne sono veramente pochi, quando d'estate ne arrivano da fuori poi non se ne vorrebbero più andare perchè hanno a disposizione per i loro giochi praticamente tutto il paese e poi ci conosciamo tutti e le case sono aperte e i genitori vivono tranquilli... ma poi se ne vanno... perchè? "Ma tu come fai a vivere qui? "Mancano tutte le comodità.."d'inverno fa freddo(che stranezza)...E' questione di scelte, di priorità e faccio presente che qui le case costano pochissimo, per potermela essere permessa io! Insomma una via di fuga c'è sempre anche dal cemento, dall'asfalto e dai falsi bisogni che ci propinano.
P.S qui si parla la stessa lingua del Davide!
Stefania

[iaiacricri]

Bisognerà organizzare un raduno di Argio in Alto Lago, va bene Stefania?!?

Io ci metto poco a venire...

[baffo1951]

Da ragazzi si ragiona da ragazzi e non sempre ci si prende....
io non ci prendevo quasi mai...
ora rin tin tin e le giacchette blu non mi piacciono più
vorrei rimediare proponendovi questo
Hoka Hey! (È un buon giorno per morire!) era Il grido di guerra di Cavallo Pazzo
http://www.youtube.com/watch?v=_pvqV6_Fi20
Il Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Miniconjou, un gruppo di Lakota Sioux, da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890 nella valle del torrente Wounded Knee.

Vedo solo ora questi argomenti, e mi ritrovo in tante delle cose scritte o nei video dei link (anch'io vedevo Rin Tin Tin, Penna di Falco e altre code del genere a casa di amici alle 17 alla TV dei ragazzi). Volevo però dirvi che"Seppellite il mio cuore a Wounded Knee" è una delle cose più belle ed emozionanti che abbia mai letto (mi pare verso la fine degli anni '70, inizio anni '80), che raccomando anche a tutti di ricercare e di leggere.
Me lo ricordo come un libro semplice, cronistico, assolutamente drammatico e non mi vergogno a dire che piansi come un bambino leggendolo e, da allora, ho visto parecchie cose in una prospettiva diversa. Ciao a tutti.

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